Domenico Wanderlingh: il nuovo giallo è "E' colpa mia"
Domenico Wanderlingh colpisce ancora e con "E' colpa mia" – la sua ultima fatica editoriale da poco pubblicata-Astoria Edizioni – ha creato una storia gialla articolata e dalle forti atmosfere noir, capace di suscitare la giusta suspense e calamitare così l'attenzione del lettore che letteralmente ne divora le pagine, dalla prima all'ultima. Una storia ambientata tra Milano, Città di Castello e Roma, che entra profondamente nella psicologia caratteriale dei suoi personaggi, in special modo della protagonista Anita Landi, ispettrice di pubblica sicurezza ed ex campionessa sportiva delle Fiamme Oro, già introdotta nel precedente volume di questo formidabile autore: "Il passato non si cancella". Anita è una donna d'oggi, macerata dai dubbi su se stessa e sul proprio futuro, che a un certo punto vorrebbe addirittura dare le dimissioni dalla polizia. Ma sarà la vicenda oscura di un'altra donna, Chiara Corsi, anch'essa comparsa nei precedenti libri di Wanderlingh, a coinvolgerla a poco a poco e a farla ritornare sui suoi passi.
Le due si ritrovano ora, prima fronteggiandosi in maniera diretta e poi giocando indirettamente di rimando, in questo nuovo thriller, sulle rive opposte di chi indaga e di chi è invece accusata, con prove schiaccianti contro Chiara al di là di ogni legittimo dubbio, di orribili delitti compiuti per vendicare la tragica morte del figlio e del marito. Due morti, queste ultime, che mettono alla prova anche la fede della donna, moglie e madre delle vittime. Un carattere forte il suo, come quello di Anita, la quale riunendo insieme i vari pezzi del puzzle arriverà a capo di una vicenda avvincente e ricca di colpi di scena. Insieme all'ispettrice e alla sua "ombra" Chiara, si muovono altri personaggi indimenticabili, comprimari o secondari, ognuno caratterizzato da un proprio "io" indipendente eppure essenziale per lo svolgimento dell'azione scenica. Un giallo che richiama alla mente le atmosfere di Scerbanenco e che, in questo nuovo millennio, ci rinfranca con la capacità di Wanderlingh di coinvolgere il lettore da semplice spettatore ad attore, visto che il "climax" in alcune pagine è talmente alto e stringente da costringerlo quasi a prendere parte all'azione lì descritta.
Un libro da divorare, che fa parlare di sé e che si muove nella realtà di luoghi "veri", per strade, piazze e abitazioni note per chi vive tra Milano e Roma, per non parlare di una Città di Castello inaspettata e "segreta", degno scenario per l'"opera al nero" che lega Anita e Chiara.
Domenico Wanderlingh nasce a Palermo nel 1965 e si trasferisce a Milano nel 1968. Dopo il liceo classico e la facoltà di giurisprudenza, si specializza nel Real Estate ed attualmente lavora presso un istituto di credito. Pubblica da indipendente due romanzi gialli: nel 2017 "L'oscurità di Chiara" e nel 2018 "Barbara non si dimentica", e nello stesso anno tre racconti in una raccolta dal titolo "Milano scritta in giallo". Vive tra Milano e Città di Castello. Il passato non si cancella è il primo di una nuova serie gialla che vede come protagonista l'ispettore di polizia Anita Landi.