LOVERIOT
a new project by:
Leoncavallo, Thisorder e People
presenta
CHAPTER 3
venerdì 12 marzo @leoncavallo
via Watteau 7
from 11.00 pm to 5.30 am
ticket 8 €
Line Up:
Orbital dj set feat. Miss U (Uk)
Kid Chriss (Midi Club/Romania)
The Electricalz (Thisorder Records/Milan)
LOVE RIOT
Ci sono dei momenti in cui si intraprendono delle strade nuove.
Questo è uno di quei momenti, nasce LoveRiot da un pezzo del leggendario party In_put.
LoveRiot è una nuova sfida, un nuovo percorso che People e Thisorder hanno creato per lo storico Leoncavallo, per il suo variegato pubblico underground.
Protagonisti delle serate saranno alcuni dei dj più famosi e stimati al mondo: ognuno di loro ha lasciato un marchio indelebile nella storia della musica elettronica e continua a lasciarlo.
Il tutto a un prezzo d'ingresso alla portata di tutti: giovanissimi, giovani e meno giovani.
Dopo aver ospitato le leggende della breck beat Propellerheads e Freestylers, i berlinesi della BpitchControl di Ellen Allien Love Riot per il chapter 3 è lieta di annunciare il dj set degli Orbital.
Gli Orbital sono reduci dal loro tour Australiano, sono tornati alle scene dopo 6 anni di silenzio per portare in giro per il mondo la loro storia di successi lunga 20 anni.
Per Milano hanno scelto il Leoncavallo e Love Riot, la data è il 12 marzo 2010, è partito il count down.
I due fratelli Phil e Paul Hartnoll, al secolo Orbital, iniziano la loro attività nella scena rave inglese della fine degli anni ottanta, influenzati dalla musica electro e dal punk rock divengono delle star per i loro live set coreografici, celebre la loro esibizione al festival di Glanstombury nel 1994 che gli vale il riconoscimento della rivista Q come una delle 50 band da vedere prima di morire.
All'inizio degli anni 90 un'intera generazione di ragazzi inglesi, cresciuta con la new wave e folgorata dalla house di Chicago e Detroit, stava creando un nuovo codice per il pop del nuovo millennio. Paul e Phil Hartnoll giocarono un ruolo fondamentale. Rivoluzionando la scena elettronica e trasformando il dj set in un vero e proprio evento musicale, dove l'aspetto scenografico si univa a quello prettamente musicale.
E' durata quindici anni la carriera degli Orbital, dal 1989 al 2004. Quindici anni in cui la musica elettronica è entrata definitivamente nelle maglie del pop. E la musica di consumo ne ha assorbito il Dna, metabolizzandone forma e contenuti. Per la terza volta nella storia della popular music, si è diffusa a macchia d'olio una british invasion. Esattamente nelle stesse modalità delle due volte precedenti. Come i Beatles, i Rolling Stones ed Eric Clapton avevano riportato in America (e diffuso nel mondo) il r'n'b di Chicago e di Detroit, e come l'onda new romantic di Duran Duran, Wham! e Spandau Ballet aveva fatto lo stesso con la pop-art di New York, così all'inizio degli anni 90 un'intera generazione di ragazzi inglesi cresciuta con la new wave e folgorata dalla house di Chicago e Detroit, stava creando un nuovo codice per il pop del nuovo millennio.
All'inizio di questa rivoluzione gli Orbital giocano un ruolo fondamentale. Una delle loro prime tracce, "Chime", incisa e pubblicata per la prima volta nel 1989, li porta a Top Of the Pops, la trasmissione televisiva musicale più vista in Gran Bretagna. Il passaggio in tv non danneggia la popolarità di Paul e Phil Hartnoll, che già al tempo spopolavano tra il pubblico dei rave.
Molte loro tracce vengono utilizzate nelle colonne sonore di film come Jhonny Mnemonic, The Beach e The Saint. Nel 2003 la EMI pubblica l'album Octane colonna sonora del film horror omonimo.
Gli Orbital hanno all'attivo 11 album in 20 anni di attività, non si esibiscono dal vivo dal 2004, ora ricalcano le scene dopo questo breve stop portando in giro per il mondo la loro musica che ha segnato la crescita della scena elettronica.