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Il french touch all'italiana dei Cyberpunkers: 30 agosto La Canniccia Versilia

30 ago 2008 Cyberpunkers Live Set @ La Canniccia Versilia
via Unità d'Italia 1, Marina di Pietrasanta (Lucca)
0584.23225
347.3021769

LE PROSSIME SERATE DEL DJ DUO CYBERPUNKERS
6 set 2008 Live Set @ Underground Republic Event Pavia (Italy)
13 set 2008  Live Set @ Estasi's Disco "Closing Party" Sardinia (Italy)
27 set 2008  Live Set @ Berfi's Club Verona (Italy)
11 ott 2008 1 Cyberpunkers Live Set @ Underground Republic Event Piacenza (Italy)
18 ott 2008 Cyberpunkers Live Set @ Kelly Verbania (Italy)
15 nov 2008 12.00 Live Set @ Madame Butterfly Ferrara (Italy)


CYBERPUNKERS
Sono in due, sono italiani e producono musica che definiscono 'elettronica e vicina al french touch più che alla tradizione italiana'. Fanno dischi dal 2006 e il primo singolo "Sex Machine" è stato supportato dal gotha dei dj mondiali: Pete Tong, Eric Prydz, Carl Cox, Eric Morillo, Steve Angello, Sebastian Ingrosso... Dietro alle console dei più importanti club e festival europei (Diabolika a Roma, Rolling Stone e Beach Solaire a Milano, Boxens Festival a Ginevra poi Kiev, etc) non si fanno vedere in faccia, visto che indossano sempre maschere che li fanno assomigliare a robot, o meglio, Cyber, ossia a esseri a metà tra uomini e robot.  Certo, con le loro maschere fanno un po' paura... ma il loro sound è tutt'altro che estremo. Non è per caso che si rivolgono a tutti e non solo all'underground e vedono la loro musica come un'evoluzione del meglio di quello che c'è, niente rivoluzioni. Propongono infatti una filosofia e uno stile artistico  che ha già una lunga storia partita negli anni '80, quella dei libri di William Gibson e di film come Bladerunner...  e già non sono pochi i ragazzi che si comprano le loro tute Adidas e cercano sul web le loro stesse maschere... 

UN'INTERVISTA DISPONIBILE SU WWW.MYSPACE.COM/CYBERPUNKERS

Cosa piu' vi affascina dello stile Cyberpunk?

Siamo sempre stati affascinati dallo stile Cyberpunk. Ci attrae in particolar modo l'idea (ormai non più così futuristica) della fusione dell'organico con il meccanico, come accade nei racconti dell'antologia "Mirrorshades" in cui l'uomo subisce una contaminazione da parte di un virus alieno che, tramite una fusione con il DNA, ne modifica e ne completa il corpo attraverso l'ausilio di innesti meccanici, conferendogli dei "superpoteri" ed aumentandone le prestazioni. Troviamo, inoltre, molto coinvolgente ed eccitante l'idea di creare, con la nostra musica e i nostri live sets, l'atmosfera e il mood di un vicolo buio di una città estremamente futuristica ma insieme sporca e decadente che sono elementi tipici dello stile cyberpunk.

 

Quali sono i vostri libri e films Cyberpunk preferiti?

 

Libri:  "Mirrorshades" di William Gibson e Bruce Sterling, "Do Androids Dream of Electric Sheep?" di Philip K. Dick (dal quale è stato tratto il film "Blade Runner"), "Neuromancer" di William Gibson, "Acker" di Betancourt. Film:  "Matrix" dei fratelli Whachowsky, "Tokyo Decadence" di Ryuichi Sakamoto, "Blade Runner" di Ridley Scott, "Tetzuo The Ironman" di Shinya Tsukamoto, "Immortal Ad Vitam" di Enki Bilal, "Pi Greco:il Teorema del Delirio" di Darren Aronofsky. Questi sono tutti capolavori dai quali ogni giorno traiamo ispirazione.

 

Il vostro look è simile a quello dei Daft Punk. Siete mai stai comparati a questo duo? E, cosa ne pensate dei Daft Punk? 

Ci capita spesso di essere paragonati ai Daft Punk a causa del look che a una prima occhiata può risultare simile.In realtà il nostro personaggio è un umanoide costituito da un insieme di organi artificiali (cyborg) che non cessa di esistere una volta scesi dalla consolle, mentre quello creato dai Daft è interamente meccanico (robot). Un'altra importante differenza la si può notare nello svolgimento e nello stile dei concerti: da un lato i nostri, caratterizzati da musica dal vivo e da un  grande contatto con il pubblico, e dall'altro quelli dei Daft Punk che non interagiscono con il dancefloor. Nonostante queste differenze siamo sicuri di aver subito qualche contaminazione anche perché siamo dei grandi fan dei Daft Punk!!!



Molta gente pensa che la club music sia troppo aggressiva, cosa ne pensate?
Dite che la vostra filosofia di vita è la continua ricerca di nuovi orizzonti, cosa significa?

Non pensiamo che la Club Music debba essere necessariamente aggressiva, a seconda della situazione e dell'artista può variare in molteplici stili. Per quanto ci riguarda, proponiamo uno stile piuttosto acido e che in alcuni casi può essere considerato aggressivo, anche se questo rimane un giudizio del tutto personale di che ci ascolta. Com'è ovvio, la musica proposta dai DJs che si esibiscono nei clubs dev'essere coinvolgente e deve saper infondere grandi emozioni tra il pubblico altrimenti non avrebbe senso di esistere.
In studio, attraverso i nostri strumenti, cerchiamo sempre di esprimere queste emozioni e le esperienze accumulate attraverso il nostro lavoro. Tutto questo ci porta spesso a osare e a sperimentare nuove forme creative da introdurre nelle prossime produzioni. Con la nostra musica siamo alla costante ricerca di nuove valvole di sfogo per poter soddisfare completamente le nostre esigenze artistiche senza mai porci limiti. 

Negli ultimi anni la musica underground sta diventendo sempre più popolare. Cosa ne pensate?
Questo fenomeno non ci preoccupa perché in questo modo la nostra passione musicale può essere condivisa da un da un pubblico più ampio e sempre più numeroso. Tentando di allontanarci sempre dalle mode e cercando costantemente nuovi suoni e nuovi stili, rimarremo in ogni caso underground.
Ameno che non riusciremo a creare noi una nuova moda!


Parlateci della scena underground italiana.
La scena underground italiana non è molto varia anche perché c'è la tendenza della conservazione dell'house music dei primi anni '90. I grandi DJs che occupano la scena sono pochi e i nomi si ripetono. Notiamo, però, che negli ultimissimi anni si stanno affermando, anche se in forma ancora embrionale, nuove tendenze con nuove icone. Per quanto ci riguarda nei numerosi clubs dove proponiamo il nostro sound la risposta è sempre molto calorosa e questo oltre a darci un'immensa soddisfazione ci carica di quella determinazione necessaria per arrivare sempre più in alto.

Secondo voi perche' la musica elettronica Italiana in Europa non vanta una grande fama  come l' Inghilterra la Germania la Francia e l' Olanda? Fuori dall' Italia tutti conoscono solo Mauro Picotto ma noi sappiamo che fin dai primi anni 80 avete sempre avuto grandi artisti come Giorgio Moroder e Casco...perchè?
Per due fattori fondamentali: in primo luogo si tende sempre a sviluppare prodotti molto commerciali, ottimi per vendere il maggior numero di dischi possibile. In secondo luogo perché con l'avvento di internet e dei suoi peer2peer la vendita è calata non solo in Italia ma anche nel resto del mondo. Naturalmente questo non è del tutto positivo perché si ha un aumento esponenziale delle produzioni a discapito della qualità. Non siamo totalmente d'accordo sul fatto che l'Italia non abbia una grande fama a livello europeo; tutti conoscono Mauro Ricotto e Benny Benassi e sicuramente in questo momento non vantiamo di grandi talenti di quel calibro.
Ma c'è aria di cambiamento…

Nel vostro profilo Myspace dite che gruppi come i System of a Down e i Korn vi influenzano artisticamente. Cosa trovate di interessante in queste bands?
In realtà abbiamo citato solo alcuni dei grandi gruppi Metal/Crossover/Rock che ci hanno ispirato e che continuano a farlo anche oggi. Abbiamo fatto nostra l'atmosfera dark e l'energia che ritroviamo nelle tracks di questi artisti e stiamo utilizzando questi elementi soprattutto nelle produzioni "work in progress" di questi mesi…


Vi piace l'etichetta "Ed Banger Rec"? Cosa ne pensate?
Fantastica e innovativa, sia per quanto riguarda le produzioni dei suoi artisti, sia per i metodi utilizzati per la loro comunicazione e promozione. Inoltre, proiettata nell'ambito musicale che oggi più ci appartiene, rappresenta per noi esempio e fonte di ispirazione.


Dopo il grande "Justice-hype" secondo voi quale sara' la prossima band di tendenza?
Pensiamo che dopo il fenomeno Justice tutta la fascia similmusicale che li circonda verrà inevitabilmente proiettata verso l'alto. E' la moda del momento anche se speriamo in un futuro "Cyberpunkers-hype"!!!



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